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Pero' al secondo stadio, Vyger, devi mettere un Aerotech H13ST-P!!!
E' arrivato il GPS Tracker?
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non ci sono tubi, non so che motori ci saranno disponibili, quindi non posso nemmeno fare le simulazioni, sono fermo con i lavori.
no il gps dovrebbe arrivare a giorni. spero ma dalla cina non c'e' fretta
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11-02-2021, 12:49 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-02-2021, 12:50 PM da Tizio_Curioso.
Motivo modifica: errore ortografico
)
Prova a rivalutare la situazione.
Sicuramente io sono MOLTO MENO esperto di te però ho un idea che può fare al caso tuo.
Invece di espellere il paracadute nel metodo più "classico" con la carica esplosiva potresti tentare di usare un Arduino con un altimetro iettando il paracadute solamente a 50/100 metri da terra.
In questo modo l' atterraggio avverrà non molto distante dalla rampa di lancio, quindi, non ti dovrai porti il problema del ritraccio con di GPS.
Il vantaggio che ti da l' Arduino è (se lo sai programmare) che pesa pochissimo ed è anche poco costoso, mentre, il peso dell' altimetro non supera neanche il grammo.
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11-02-2021, 01:37 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-02-2021, 01:40 PM da Ranger Lungan.)
Ciao. Temo che tu possa avere le idee un po' confuse sull'espulsione...
Nei nostri razzi l'espulsione puo' avvenire in due modi: con il "delay" (ritardo) o mediante un comando elettronico.
Nel primo caso, che si utilizza per i razzi da piccoli (Low Power) fino anche ai primi High Power, la disposizione dei composti chimici che fanno parte del motore hanno due funzioni:
- la prima e' fornire la spinta al razzo mediante la combustione del propellente e la successiva espulsione dei gas,
- la seconda e', dopo un ritardo in secondi (3, 5, 7, ecc) dall'esaurimento della spinta, di attivare la carica di espulsione. Questa, incrementando la pressione all'interno del razzo, ne separa una parte permettendo ad esempio l'espulsione e il dispiegamento del paracadute.
Nel secondo caso, che si utilizza quando i razzi raggiungono altezze elevate, il motore si occupa di fornire solo la spinta propulsiva. In una parte separata del razzo e' presente una elettronica che rileva i parametri ambientali (normalmente la pressione, monitorando la quale si ricavano altitudine, velocita' e accelerazione) e che quindi, in base a come e' programmata, comanda uno o piu' eventi (spesso due). Questi eventi normalmente sono l'accensione delle cariche di espulsione.
Per fare quello che intendi tu vengono proprio utilizzate delle elettroniche che effettuano quella che viene chiamata "Doppia espulsione". Quindi all'apogeo, quando il razzo e' alla sua massima altezza e tendenzialmente la sua velocita' vicina allo zero, viene accesa la prima carica di espulsione, la quale separa il razzo e fa uscire un piccolo paracadute. Questo permette al razzo di scendere molto velocemente, anche se non alla altissima velocita alla quale cadrebbe se lasciato libero di scendere se ancora tutto intero. Quando l'elettronica rileva una quota prossima al terreno (200, 300 metri) viene accesa la seconda carica di espulsione che fa dispiegare il paracadute principale.
Questi sono i metodi "classici". Che l'elettronica sia autoprodotta, commerciale o realizzata con Arduino, la funzione e' la medesima.
Se, come hai indicato, il razzo venisse lanciato e l'espulsione del primo paracadute avvenisse, non all'apice della traiettoria, ma quando il razzo ha percorso quasi tutta la parabola, in prossimita' del suolo, gli effetti sarebbero devastanti. In quel momento, anche a 200 o 300 metri di quota, la sua velocita' in caduta libera sarebbe di diverse centinaia di km/h. L'apertura del paracadute a quelle velocita' causerebbe la quasi certa distruzione sia del paracadute che della struttura del razzo alla quale questo e' vincolato.
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Wow, che risposta lunga... Innanzitutto grazie quindi per il tempo dedicatomi per rispondere al mio commento.
Effettivamente pensavo che la carica espulsiva venisse sempre azionata alla apogeo... Scusate, ignoranza mia dovuta al non avere mai lanciato razzi sopra al motore D...
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Ciao. Scusa innanzitutto me se sono stato prolisso...
Pero' ti definisci Tizio Curioso e sono dell'idea che, se si puo', la curiosita' vada soddisfatta, soprattutto quando e' costruttiva come nel tuo caso.
Del resto hai ipotizzato da solo il vantaggio di aprire il paracadute principale a poca distanza da terra per non rischiare di fare dei Km arrivare al punto di atterraggio... ti mancavano solo i dettagli.
E' comunque sempre buona cosa che il razzo quantomeno si separi in due parti nei pressi dell'apogeo e, per fare cio', il sistema migliore sono sempre le cariche di espulsione.